UNA RIFLESSIONE


Foucault scrisse: “ Il criticismo consiste nel portare tali pensieri ( i modi di pensare inavvertiti) alla luce del sole e cercare di cambiarli; nel mostrare che le cose non sono evidenti come si crede e nel far si che non venga preso per evidente ciò che viene accettato come evidente. Praticare il criticismo equivale a rendere difficili i gesti facili”. Ma quarant’anni prima che Foucault scrivesse queste parole, Magritte scrisse sulla rivista belga;l’invention collective: “il nostro mondo internamente contradditorio e superficiale si tiene insieme grazie a spiegazioni ora tortuose ora tautologiche, ora complesse e ricercate, che sembrano giustificare e scagionare coloro che disgustosamente prosperano su di esso.” Ecco perché Gablik ha definito Magritte un “precursore”. Ecco perché a volte le cose giuste rasentano l’ovvietà.




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