FINANZIARIA?


L'Italia rischia una deviazione significativa rispetto agli impegni nel 2016 e 2017" con il pericolo che non si dimostri più capace di "mantenere la dinamica del debito su un percorso sostenibile". Con queste poche parole del Comitato Economico e Finanziario si concretizza il rischio o di tagli selvaggi, o di una procedura per infrazione contro l'Italia. I problemi riguardano però anche i conti del 2016, che non tornano del tutto. Il Comitato scrive che "le condizioni per la flessibilità per gli investimenti - cioè che questi rimangano quanto meno allo stesso livello dell'anno precedente - attualmente non sembrano rispettate". In poche parole, il governo aveva promesso di aumentare gli investimenti ma poi non è stato di parola. Almeno in questo il nostro ex premier si è dimostrato coerente. Fare promesse e ovviamente non rispettarle. Il debito è proiettato verso il 133,3% e ormai è completamente fuori controllo. La cosa incredibile è che questi personaggi, che stanno distruggendo quel poco che resta della nostra povera Italia, ancora sono a piede libero. Altro che Consip, o qualche altro scandaluccio da quattro soldi. Quando ci si propone di guidare un Paese e si contribuisce invece alla sua rovina, si dovrebbe pagare con la libertà, altro che fare congressi al Lingotto. Perché l'amministratore di una società che va in bancarotta deve andare in prigione, mentre un politico che porta lo Stato verso la bancarotta no?
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