BREXIT : È UFFICIALE.

È ufficiale: Il premier britannico Theresa May ha firmato l'uscita della Gran Bretagna, mentre l'ambasciatore britannico presso la Comunità europea consegnava al presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk la lettera di ricorso al famigerato Art.50 ossia l'inizio della procedura di uscita. Naturalmente non sono mancate affermazioni di sdegno quali il "ve ne pentirete" del povero afflitto Junker o la ribadita richiesta di indipendenza della Scozia. Intanto Il nostro premier Gentiloni invita, alla riflessione sugli errori fatti come occasione di crescita. Bene . Analizzando questi 15 anni direi che qualche somma la possiamo tirare. In politica estera, tolto un inspiegabile (per me) nobel per la pace, la situazione è catastrofica: non c'è mai stata una politica comune ma solo trainanti e trainati in missioni perlopiù personalistiche (la Libia per Sarkozy ad esempio) o strategie folli come l'allontanamento dalla Russia di Putin e relative sanzioni. Nessun impegno concreto nei riguardi del terrorismo ma solo parole al vento e proposte mai realizzate. In politica interna il tentativo di armonizzare uno standard europeo ha creato forti dissidi inevitabili in una platea così eterogenea e vasta (la vecchia storia della maglietta taglia unica, o troppo larga o troppo stretta). Le soluzioni proposte sono state spesso peggiori delle malattie da curare..vediamo la popolazione greca nel post crisi tolti i segnali incoraggianti in parametri macroeconomici sconosciuti alla popolazione.Sulla questione immigrazione si potrebbero scrivere libri ma di certo non si è trovata una soluzione adeguata e soprattutto condivisa. La politica monetaria ha indotto anche i governanti nazionali a cercare timidamente soluzioni alternative o parallele. Il collante più forte che tiene uniti i membri europei è più l'incertezza di uscire che la certezza nel rimanere. Io credo che l'Europa sarebbe una ottima opportunità se riformata completamente introducendo una vera governance democratica sostituendo una casta di burocrati che vedono la realtà attraverso slide e tabelle e non attraverso la quotidianità dei cittadini. Una cosa è certa: la vicenda britannica ha aperto una voragine ora staremo a vedere se cominceremo a colmarla o continuiamo a scavare...

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