ECONOMIA: UN MODELLO DA CAMBIARE
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oggi sono 35 i milioni di fondi pubblici che la società K-Flex
avrebbe dirottato in altri Paesi per fare investimenti che hanno reso
possibile la chiusura degli stabilimenti in Brianza. "Dai
bilanci e dalla rendicontazione delle società controllate emerge in
modo chiaro che la K-Flex ha utilizzato soldi pubblici per
consolidare le proprie quote di mercato all'estero", come
denunciano i sindacati. E i signori Spinelli, fondatori dell'azienda,
a domanda di cosa fare per scongiurare il licenziamento di 187
persone rispondono " siamo imprenditori e andiamo dove il
mercato ce lo chiede". Questo è un caso emblematico che rivela
il marciume di questo Sistema e ne denuncia i limiti da tutte le due
le parti. Da una parte i così detti imprenditori dei quali sarebbe
utile e positivo farne a meno, che usano denaro pubblico per fare i
fatti loro e poi invocano il mercato sempre per continuare a farsi i
fatti loro. Si dovrebbero decidere. Padroni di andare dove il mercato
chiama, ma con i propri soldi, non con quelli della collettività.
Dall'altra i sindacati che dicono che i fondi pubblici avrebbero
dovuto essere utilizzati "per salvare i 187 posti di lavoro".
Ecco la mentalità perdente che lo Stato Etico rifiuta. I soldi
pubblici si usano per dare servizi gratuiti e di qualità a TUTTI i
cittadini e per dare lavori sociali ai disoccupati, ed una pensione
equa a TUTTI. Poi esiste il mercato. Gli investimenti e le
opportunità di lavoro sono le due facce della stessa medaglia. Il
lavoro non lo si difende con le leggi, ma con le nuove attività. Le
quali devono poter nascere senza i troppi vincoli burocratici, con
tasse meno invadenti e semplificate, con l'aiuto del sistema
bancario, e con un Sistema di infrastrutture degno di un Paese
moderno. Proprio quello che non abbiamo in Italia. Proprio quello che
propone lo Stato Etico.
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grazie per aver mostrato interesse alla costruzione di uno Stato Etico