FISCO

Situazione attuale.

Oggi il fisco ha diversi scopi: trovare le risorse per finanziare l'attività dello Stato e usarle per favorire le politiche economiche del governo. Tradotto in termini effettivi: trovare i soldi per finanziare i servizi da dare ai cittadini, ma soprattutto per finanziare le iniziative che servono ad arricchire i poteri forti. Le politiche economiche del governo significano dunque favorire, grazie al sistema delle detrazioni, i gruppi di potere che agiscono con le lobby. Gli 800 miliardi che lo Stato italiano raccoglie oggi, non bastano, dunque si tagliano i servizi ai cittadini. E per trovare sempre più soldi, lo Stato impone controlli sempre più invasivi, giustificandoli con il problema dell' evasione. Il cittadino, quindi, perde due volte: perché viene tartassato e perché i servizi vengono ridotti. Inoltre il meccanismo perverso dell'ISEE, ovvero della definizione del reddito per avere accesso ai servizi, comporta il meccanismo distorsivo e iniquo che chi più paga ( imposte e tasse) meno prende in servizi. L'ultima assurdità sta poi nel cumulo dei redditi per definire la ricchezza complessiva di una persona o di una famiglia, che implica la necessità della denuncia dei redditi a fine anno, con i possibili errori e le conseguenti inique multe. 
Lo Stato Etico .
Lo Stato Etico rivoluziona tutto questo, nei principi e nell' applicazione. Nei principi, dicendo che il cittadino deve essere tassato in modo proporzionale alla sua capacità di produrre reddito ( in ossequio all'art 53 della Costituzione), ma non in modo cumulativo; dicendo, inoltre, che non è il cittadino che dev'essere controllato, bensì chi spende i soldi del cittadino stesso e che possedere non è un reato, dunque le proprietà non vanno tassate. Da ultimo, devono valere i principi di automatismo fiscale per poter eliminare l'evasione senza fare controlli. 
Vediamo come.
1 - tassazione dei redditi da lavoro autonomo o subordinato. Tassati con due sole aliquote, suggerite il 22% fino a 40.000 euro e il 35% oltre. Le fatture, o le buste paga potranno essere pagate solo via banca, che di fatto sarà sostituto d'imposta e verserà direttamente allo Stato la parte tassabile. Al lavoratore arriveranno in banca i soldi netti, esenti da altre tasse o imposte. 
2 - redditi provenienti da affitti, rendite finanziarie ( non speculative), o altra forma saranno tassati in base al principio della cedolare secca. Anche in questo caso, la banca verserà la parte dovuta al fisco ed i soldi sul cc saranno netti da altre tasse e imposte, in quanto non cumulabili. 
3 - Le imprese saranno tassate con un' unica imposta, a parte l'IVA che resterà con il meccanismo attuale, che comprenderà ogni obbligo fiscale. Sarà determinata nella percentuale dal 5 al 10% di ogni fattura incassata dall'azienda. La banca assolverà anche in questo caso all'obbligo di versamento al fisco. Nessun altro obbligo sarà a carico dell'azienda. 
4 - saranno eliminate tutte le imposte o tasse relative a proprietà di immobili o mobili, registrati come oggi. 
5 - Saranno incrementate le imposte dette accise su beni pericolosi o dannosi per la società o i cittadini, come alcool, fumo, forse droghe se ne verrà liberalizzato il commercio, speculazione finanziaria, gioco. Dai conti fatti, partendo dalle cifre ufficiali dello Stato italiano, con questo sistema sarebbe possibile raccogliere 600 miliardi allo stato attuale di PIL e di lavoratori attivi che andrebbero impiegati TUTTI SOLO per servizi ai cittadini, eliminando i 200 miliardi di impieghi non direttamente correlati con il benessere degli stessi.
Lo Stato italiano: cifre di base 
Dopo aver descritto come lo Stato Etico si propone di raccogliere le risorse con le imposte, vediamo per grandi famiglie come attualmente lo Stato impiega i soldi pubblici:
170 miliardi per pagare i dipendenti pubblici TUTTI
90 miliardi per i cosiddetti consumi intermedi, ovvero gli acquisti di materiale per far funzionare la macchina dello Stato
85 miliardi per gli interessi sul debito pubblico
260 miliardi per le pensioni
I restanti 200 miliardi li impiega per attività di proprio interesse come RAI, finanziamenti a fondo perduto, ricopertura perdite società di Stato, regalie ad associazioni e giornali, finanziamento attività varie, investimenti, e sprechi di qualunque natura. Costituiscono il motivo per il quale un professionista qualunque smette di fare la propria professione e si mette a fare il "politico".
Queste cifre devono restare bene impresse nella mente di tutti voi, perché lo Stato Etico pensa di intervenire proprio sul taglio orizzontale di questi 200 miliardi e di meglio spendere i 600 miliardi che costano le prime quattro voci: stipendi, consumi, interessi, pensioni e perché saranno il punto di partenza di ogni altro post.
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