LAVORO ED AMICIZIE

"Il rapporto di lavoro è prima di tutto un rapporto di fiducia. È per questo che lo si trova di più giocando a calcetto che mandando in giro dei curriculum". Questa è l'ultima esternazione del ministro del Lavoro Poletti. Stanno distruggendo i giovani. Non entro nel merito della scuola, ma vogliamo parlare degli "stage" gratuiti dove prendono questi ragazzi e li mettono a fare fotocopie o caffè, e li sfruttano per mesi senza riconoscere loro neanche un rimborso spese? O tutti i corsi di "specializzazione" che ti promettono occasioni di lavoro che poi immancabilmente non arrivano? O peggio, come ci segnalava ieri una nostra amica, le agenzie interinali ti invitano a riformulare i CV ed a PAGARE per metterli in posizione di migliore visibilità, continuando in questa politica di sfruttamento di chi cerca un lavoro? Nella migliore tradizione dell'era renziana dove la conoscenza vale molto di più della professionalità, il ministro Poletti che di questa realtà è fulgido esempio, invita a giocare a calcetto e fare così solide amicizie che magari un domani potrebbero tornare "utili". Lo Stato Etico affronterebbe questo tema in modo molto più serio. I giovani devono studiare, giocare a calcetto e socializzare, ma devono anche essere formati al mondo del lavoro con vere esperienze. E gli uffici preposti a facilitare il lavoro, dovrebbero fare delle vere "interviste" per capire chi si ha di fronte, e trovare delle "vere" opportunità. Leggere un curriculum non significa nulla. Sono parole. Vedere una persona significa tutto. E tutte le spese di intermediazione dovrebbero essere a carico dello Stato, perché far lavorare le persone non solo è un dovere da parte dello Stato, come dice la Costituzione, ma è anche una risorsa, perché percepisce imposte invece che pagare sussidi. Ma a noi che importa? Facciamoci una partita a calcetto e passa tutto.

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