IL LAVORO E' SACRO




Chi toglie il lavoro all'uomo "fa un peccato gravissimo". Queste le parole del Papa per chi "per manovre economiche" o in nome di "negoziati" poco chiari toglie lavoro e dignità alle persone. "Fare di tutto perché ogni uomo e ogni donna possa lavorare e così guardare in faccia gli altri con dignità". Quindi la denuncia: "Chi per manovre economiche, per fare negoziati non del tutto chiari chiude fabbriche e toglie il lavoro agli uomini, fa un peccato gravissimo".
E fa peccato gravissimo anche verso gli uomini. Continuare a licenziare e considerare il lavoro come il primo dei fattori economici sui quali incidere in momenti di crisi, non solo è criminale verso chi perde il lavoro, ma lo è verso la società tutta. Senza far nomi, se guardaste nel bilancio di una importante società, vedreste che per esempio il "cost
o" scrivania, ovvero l'affitto degli uffici e le spese generali relative, è di 22 mila euro a persona. Moltiplicato per 2.000 impiegati, sono 44 milioni annui dati a qualcuno che ha semplicemente costruito un palazzo e lo affitta. Corrisponde al 60% del costo del LAVORO medio pari a 35.000 euro annui. Per fare più utili, non ci si pensa due volte a licenziare magari 100 dipendenti, quando basterebbe forse andare in altri uffici meno esosi. E' un esempio limite, ma questo è criminale. Si paga con riluttanza una commessa 800 euro al mese, magari una parte in nero, ma non si obietta a pagare 10 mila euro di affitto per un negozietto in un qualunque centro commerciale. Sono soldi che vanno agli speculatori immobiliari, e non a chi lavora. Questo è il capitalismo sbagliato, che lo Stato Etico rifiuta. Prima l'uomo, la sua dignità che passa anche per il lavoro, e poi tutto il resto.

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