CUNEO FISCALE NELLO STATO ETICO

Il 49% della retribuzione di un lavoratore viene prelevata a titolo di contributi e imposte. Ben 10 punti in più della media europea. Questo emerge dal rapporto sulla finanza pubblica della Corte dei Conti per il 2017. Ancora più difficile la situazione delle Pmi: "Il total tax rate stimato per un'impresa di medie dimensioni, testimonia di un carico fiscale complessivo (societario, contributivo, per tasse e imposte indirette) che penalizza l'operatore italiano in misura (64,8 per cento) eccedente quasi 25 punti" quello che è dovuto dalle imprese europee in media. Anche il tempo destinato agli obblighi tributari che il medio imprenditore italiano deve spendere è una variabile analizzata: per mettersi in regola servono 269 ore lavorative, il 55 per cento in più di quanto richiesto agli imprenditori europei". Per poi avere sempre meno servizi e comunque di qualità sempre inferiore. Ecco perché è inutile dibattere su soluzioni parziali, su cosa sarebbe meglio o possibile cambiare. La burocrazia, gli adempimenti fiscali e contributivi, le accise, le tasse sui consumi, le tasse camuffate ( revisione delle auto, certificati energetici o antisismici, etc etc) le imposte sulle proprietà, rendono la nostra vita ormai insostenibile. Il Sistema va resettato. E solo lo Stato Etico ha un programma a 360 gradi per farlo. Immaginate una vita senza dichiarazioni fiscali e controlli perché le imposte sarebbero pagate in modo automatico. Eliminazione dei contenziosi, flusso di denaro continuo per lo Stato, nessuno stress né per il cittadino e neanche per l'imprenditore. Ecco cosa significherebbe automatismo fiscale.

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